MEXICO
CITY PROMENADE
In machina, una Nissan Tsuru che fa milioni di chilometri al
litro, sabato notte per le strade della città, la
più grande del mondo, 22 milioni di residenti, 28
dichiarati, chissà quanti in realtà. Luci e
colori vivaci, traffico tranquillissimo che è già
tardi, quasi le 5. Rodrigo alla guida, Pamela, la sua compagna, al suo
fianco, in mezzo la caguama Indio, litro di birra scura familiare.
Dietro Ivan ed io, che rollo una canna. Siamo tutti ben bevuti, si
torna da una festa privata in un’elegante casa, ci
riaccompagnano in centro, poi loro devono tornare nella loro zona della
metropoli, a circa 70 km al nord, che fa parte addirittura di
un altro stato. Fumiamo beviamo ridiamo; ad un certo punto dietro si
accendono i lampeggianti della polizia. Silenzio. Ci seguono a lungo.
Fermi ad un semaforo rosso. Forse faccio l’errore di girarmi
e vedono il mio aspetto straniero, o che, nonostante i miei capelli
lunghi non siamo due coppiette, o chissà, fatto sta che allo
scattare del verde scatta pure la sirena e l’altoparlante
incorporato della pattuglia ci intima di accostare. Io
nascondo la bustina di plastica dell’erba nelle palle. Si
affaccia dentro lo sbirro, faccia scura ovale esaltata baffetti
spioventi ed immediatamente la vede e dice: - Bottiglia aperta in
macchina, siete nei guai! scendete tutti, vuotate le tasche e la
borsetta della signorina -.
La caguama incriminata viene poggiata a
terra dietro la macchina, tutti i nostri averi sull’ampio
cofano posteriore della Tsuru, e cazzo! escon fuori le mie cartine.
– Ah! Cartine! Qui non solo si beve, si fuma anche marijuana!
Ora andiamo in caserma, perquisizione personale… polizia
femminile! - , - No, no, fa Rodrigo geniale, questo qui è
italiano, loro colle cartine fumano il tabacco, lo san tutti, gli
italiani fuman tabacco! - , si guarda intorno lo sbirro, occhi
sbarrati, paranoico: – Logico! Logico! Si lo so
anch’io che gl’italiani colle cartine fuman
tabacco, son ben informato io! Ma la birra aperta in
macchina… siete nei guai – e Rodrigo umile che
mente – Ma ne ho bevute solo 5! Posso guidare benissimo, non
vede? - , - sì sì si vede che non è
ubriaco e che può guidare… ma la legge
è legge: bottiglia aperta in auto = guai! Documenti!!!
– Cacciamo gli ID, mentre Ivan, il più elegante,
comincia ad innervosirsi un po’ ed con falsa indifferenza
domanda al secondo sbirro – Ma voi di che caserma siete?
Siete di questa zona? - Mentre estraggo l’ID dal portafoglio
lo sbirro allunga gli occhi che brillano alla vista di un biglietto da
500 pesos. L’unico che non ha i documenti è il
pilota, ha scordato la patente a casa, dice… - e la macchina
di chi è? favorisca il libretto! - Lo cerca invano Rodrigo,
cazzo penso io, qua si mette male, - sa la macchina è di mio
nonno… i vecchi son paranoici sa, il libretto lo tiene a
casa - in effetti in Messico se ti rubano la macchina ed il libretto
sei fregato, ché il libretto è al portatore
così lo sbirro dice accelleratissimo pieno di coca fino al
berretto: - logico, logico! Ti credo… però la
birra aperta no! siete nei guai ragazzi! Qui c’è
l’arresto, si va tutti in caserma - Rodrigo caccia tutto il
suo senso di responsabilità e con viscida
complicità maschile dice impeccabile – senta, a me
può fare ciò che vuole, ha ragione da vendere
agente, ma io devo riaccompagnare la ragazza a casa! Ho preso
l’impegno coi suoi… - Pamela, dall’altro
lato dell’auto, in piedi, gambe incrociate, braccia distese
colle mani allacciate davanti alla sua cosa più preziosa con
aspetto più che innocente, già è
giovane ma ora appare proprio come una bimba sparuta… mentre
io comincio a pensare che forse è meglio che paghi, che se
veramente mi beccano l’erba son minimo 8 anni per tutti, ma
Pamela mi fulmina con i suoi occhi da tigre intimandomi: MAI! Ivan
gioca nervosamente e visibilmente col telefono, mentre Rodrigo continua
la sua discussione mantenendo fermo il punto incrollabile che prima si
riporta la ragazza a casa (70 km!) poi lo si può pure
arrestare, ma lo sbirro non sembra convincersi e continua a dire che si
va tutti in caserma… allora Ivan fa un numero col suo
cellulare e parla tranquillo: – siamo nella zona Tot, un
pattuglia targata Tot ci ha fermato, non hanno trovato nulla eppure ci
trattengono da troppo tempo e parlano di caricarci tutti… -
Lo sbirro fa, con piglio sicuro
– Ok ragazzi… per questa volta… visto
che non siete ubriachi e dovete riportare la pregiatissima signorina a
casa… andate, andate pure… ma la birra no! la
birra la lasciate qui! – Si sale veloci in macchina mentre
l’agente ormai alla frutta s’impossessa del suo
prezioso bottino calmante.
In viaggio nella notte ultrafonda quasi
alba di Messico domando ad Ivan: – ma con chi parlavi? - , -
collo 060, i diritti civili - mi salvo il numero sul mio
telefonino, ed estraggo dagli slip la bustina di plastica per farci
finalmente una canna… ma, è vuota! ce
l’eravamo già finita prima!!!
Rodolfo
de Matteis Aprile
2009
pochi giorni dopo il Parlamento messicano depenalizzó l'uso delle droghe, altri pochi giorni ed io smettevo di fumare