VENERE






Venere la bianca o quella stella
del mattino da tutti sempre amata
e che chiamano anche Lucifero
o Kukulkán la serpe impiumata
unica femmina di questo sole
oltre alla nostra madre terra Gaia,
quando sorge sul morir della notte
bacia i miei sogni e mi risveglia
giusto in tempo prima che il giorno
annebbi di luce la poesia del buio
e dipinga un'illusione nuova
colori chiari non più scure tinte
vivido equilibrio fra i mondi
che sempre trae con sé il bianco lume.

Se ne va e sparisce quella stella
all'imperversare di notte e dì
mal sopporta la superbia degli dei
e ne annunzia sempre la caduta
ma l'offre un'ultima sigaretta,
gran dama fuori da ogni mercato.

Se ne va e sparisce quella stella
all'arrivo di sicurezze e noia
ma se guardi bene quando già non c'è
sorgendo il Sole nel cielo vuoto
di nuovo per un magico momento
brilla e l'occhio saluta Venere.


 dopo il plenilunio - 3 ottobre 2001