"Venerdì Santo, muore il Signore, muori tu bella fra le mie braccia"
[Francesco Guccini, da "Folk Beat n° 1]

      
 
Venerdì Santo, massacro dell'uomo!
     voce nel deserto! 
     davanti agli occhi di sua mamma
     ... muoiono legioni di madri,
     lasciandoci più liberi, e soli.
Venerdì Santo, massacro di Dio!
     Da lontano, molto lontano,
     monito per lo sciame umano!
     sulla cima del monte Calvario,
     contro un cielo triste e plumbeo,
     si stagliano tre nere croci.
     Ognuna reca la rovina di un uomo,
     lo strazio di un corpo
     sgocciolante sangue e bava, 
     grumo di escrementi e di dolore!
     fra le lacrime delle sue donne
     e la rissa di corvi ed avvoltoi.
... Una vecchia camionetta arrugginita,
     già caricata con tre bare da poco prezzo,
     avanza sballottando per le svolte
     del cammino sterrato a monte Calvario.
Venerdì Santo, massacro di re e criminali!
     Egli della croce mediana (di certo un re
     ché una corona gli cresce sulla fronte!)
     è il solo dei condannati al supplizio
     che conservi il suo conoscimento
     perché degli altri due
     uno sembra già morto, e forse lo è,
     mentre l'altro è già impazzito
     per la tortura, e cogli occhi stralunati
     grida contro tutti e maledice tutto.
Venerdì Santo, massacro di verità!
     Il giornalista di Mediaset 
     si avvicina circospetto alla croce di mezzo
     e così parla al Signore:
     - Gesù Cristo, tu sei superstar!
     Che succede? non pensi al tuo pubblico?
     Lo perderai! Eppur già sapevi
     che al giorno d'oggi non piacciono più
     sangue e violenze, sulla scena... -
     Il Signore Gesù, nell'occhio della telecamera,
     mormora qualcosa con una debole voce.
     - Non si capisce niente! il tempo è denaro!
     Aspetta che ti avvicino il microfono! -
     E gli schiaffa un lungo palo nella bocca
     secca e spaccata, ma sulla sua cima non c'è 
     il microfono ma uno straccio intriso d'aceto.
Venerdì Santo, massacro di dei e traditori!
     Mentre Giuda si impicca ad un albero
     che d'allora fiorisce solo nella settimana santa
     il giornalista della RAI così parla al Signore:
     - Ti sei detto re, stolto! Non sapeva, Lei,
     che noi qui i re li sacrifichiamo, ed offriamo
     i loro cuori palpitanti, sacro pasto, all’Auditel? -
     E gli avvicina il lungo palo, che però non trae
     microfono in cima, ma una punta di lancia,
     lo schiaffa nel costato del Signore,
     e così, lo ammazza.
 
Oaxaca - Settimana Santa 2000