FREEWAY

16 gennaio 2002

Nevica oggi sulla sabbia della spiaggia,
in quel cielo grigio che confonde i suoi colori
col grigio del mare cancellando l’orizzonte
come dal nulla si materializzano i fiocchi,
e l’aria fresca ti accarezza il volto
risvegliando rimembranze antiche
immagini sfocate di quelle sabbie
le torride sabbie del deserto, ricordi ?
quando morivamo di fame e di sete
(da quanto tempo in cammino, e per dove ?)
arsi e disperati oramai allo stremo,
dal cielo giallo che confonde i suoi colori
col giallo del deserto nevicò, e scese la manna,
come dal nulla si materializzarono i fiocchi
e finalmente mangiammo e bevemmo,
e ballando e cantando a stomaco pieno
ricordavamo i tempi bui quando i nostri antenati
non vissero più d’esser solo carne per le fiere
ma cominciarono ad esser cacciatori essi stessi.

Ballando e cantando a stomaco pieno
celebrammo la manna, dono dei cieli.

Cosa accadde, dopo, ricordi ?
Perché la neve cominciò a raffreddarsi
come i nostri cuori, e non fu più capace
di placare la fame, ma solo la sete ?
È la sete di conoscenza che ha offeso Dio,
dissero i preti; è la fame di carne dei preti,
dissero altri, che ha interrotto il miracolo.

Ma la neve restò fredda ed il cielo grigio.

E alla fredda neve bianca si sostituì cogli anni
una sporca neve unta di nero e di dolore
e piogge di bombe fioccano dal cielo striato
e il grigio fumo delle esplosioni all’orizzonte
si confonde col grigio delle nubi in cielo.

Ed è nebbia fitta squarciata da scarichi di jet.

Da quanto tempo ci rubano il sangue, ricordi ?
Folla umana, mai così folle, dimentichi la follia
del produrre, come dal nulla, cibo per loro
per i nostri allevatori sempre affamati,
e noi sempre lì a scavare, per estrarre l’oro
dai nostri cuori, che sia dolore, piacere o che
da donare vivo e palpitante a questi aberranti mostri.

Ma come dal nulla, per alcuni, fiocca ancora la manna.